COMUNICARE, RACCOGLIERE FONDI E TESSERE RELAZIONI Strategie e tecniche per la crescita delle organizzazioni non-profit, è il percorso formativo gratuito realizzato da Laboratori Aperti Ravenna al Museo Classis di Classe.

L’obiettivo principale di questo percorso formativo articolato in tre moduli è quello di accompagnare organismi e attori non-profit del territorio attraverso un percorso di formazione sperimentale di tecniche di community e fundraising.

Si tratta di un percorso formativo e professionalizzante, progettato per rispondere al bisogno di autofinanziamento degli enti non profit della provincia di Ravenna e di ulteriori territori.

il percorso si propone di: A. far acquisire conoscenze/competenze professionalizzanti ai referenti degli organismi operanti nel settore non profit, al fine di facilitare e promuovere il loro finanziamento; B. promuovere lo sviluppo del fundraising e la cultura del dono sul territorio attraverso:

● la creazione di una community, come primo passo per posizionare i propri progetti verso un numero ampio di persone;

● conoscenza e tecnicalità per il corretto svolgimento di una campagna crowdfunding.

Introduzione ai Moduli

Il contesto del fundraising in Italia In base alle ultime ricerche effettuate da Istat, il 20% dei 336 mila enti del terzo settore ha un ufficio ad hoc di fundraising, il che significa che ci sono 270 mila realtà non profit che attualmente investono risorse in questa professione.

Il fundraising non si identifica appena con la ricerca di fondi; esso funziona quando genera relazioni, educa al dono, mette a sistema un insieme di persone che, condividendo la mission ed i progetti di un’organizzazione, se ne corresponsabilizzano, fino a donare le proprie risorse.

Il fundraising costruisce quindi legami di fiducia grazie alla condivisione di un elemento identitario comune. Per questo si parla sempre più frequentemente di community, cioè di un luogo – non sempre fisico – in cui condividere progetti, idee, azioni e, sempre più spesso, attivare una corresponsabilità per una buona causa.

Una delle “community” in cui questo può accadere è rappresentata dalle numerose piattaforme di crowdfunding, una vera e propria piazza in cui si attiva il finanziamento di uno o più progetti “dalla folla”. Dal 2004 (anno di nascita della prima piattaforma di crowdfunding italiana “Produzioni dal Basso”) al 2017 sono stati raccolti 34.244.746,57 € (reward/donation based), dei quali 9.490.067 € solo nel 2017, con un incremento del 38.34%.

I Docenti

-Natascia Astolfi, consulente Senior di Astolfi 15.70, esperta di pianificazione strategica e start up del fundraising, di comunicazione orientata al fundraising.

-Mariangela Leonetti, esperta di pianificazione strategica di campagne di community fundraising e social media;

-Maria Chiara Bassi, consulente fundraising di Astolfi 15.70, esperta in pianificazione strategica e gestione di campagne di fundraising

-Luigi Zandonai, consulente fundraising di Astolfi 15.70, esperto di fundraising, comunicazione orientata al fundraising e pianificazione di campagne di crowdfunding.

MODULO 1: CREARE LA COMMUNITY

Il ruolo strategico di una community.

Il presente modulo è finalizzato all’acquisizione delle principali nozioni teoriche – di base e avanzate – inerenti la creazione di una community, supportate dalla presentazioni di case history. In particolare, la formazione ha lo scopo di introdurre i partecipanti alle logiche di base relative alla creazione ed al mantenimento di una community funzionale al posizionamento dei propri progetti in una logica di fundraising.

Nella formazione saranno coinvolti esperti delle specifiche discipline trattate, e avranno tutti un approccio metodologico di tipo laboratoriale.

Contenuti del modulo

1. Sviluppare un progetto: il modulo introduce alla tematica generale della creazione di una community partendo dai presupposti che stanno alla base di una community: i) gli obiettivi; ii) a chi si rivolge; iii) i temi da trattare; iv) le piattaforme e gli strumenti da utilizzare; v) come gestirla e mantenerla nel tempo.

2. Il piano editoriale e gli strumenti del digital marketing: il piano editoriale è fondamentale nella gestione di una community perché fornisce una struttura ed una strategia che consentono, nel lungo periodo, di mantenere aggiornati i contenuti, di arricchirli, approfondirli e di conseguenza di attrarre nuovi “membri”. In questa sezione si introdurranno i partecipanti alle principali fasi nella creazione del piano editoriale: come e quali categorie di contenuti scegliere, come rendere unica la propria community ed il proprio blog, come si imposta la struttura di un articolo, la scelta delle keyword attraverso le quali effettuare il posizionamento dei contenuti, come generare il posizionamento su google, ecc.

3. La community, come strumento funzionale alle strategie di fundraising: in questa sezione si approfondirà l’uso della community in chiave strategica per sviluppare ed amplificare le strategie di fundraising che poggiano la propria efficacia sull’online. Saranno quindi affrontati i temi legati al crowdfunding ed alle campagne di direct email marketing.

Il corso si è svolto il 28 e il 29 settembre al Museo Classis di Ravenna.